sporgere /'spɔrdʒere/ [lat. exporrĭgĕre "estendere"] (coniug. come porgere). - ■ v. tr. 1. [far avanzare verso l'esterno, in fuori o in avanti, anche con la prep. da del secondo arg.: s. il braccio (dal finestrino)] ≈ allungare, protendere, (non com.) protrudere, tendere, (fam.) tirare fuori. ↔ ritirare, ritrarre, (fam.) tirare dentro. 2. (giur.) [portare davanti all'autorità giudiziaria: s. denuncia] ≈ fare, inoltrare, presentare. ↔ ritirare. ■ v. intr. (aus. essere) [venire in fuori, anche con la prep. da: il piano del tavolo sporge di 3 cm (dalla base)] ≈ Ⓣ (archit.) aggettare, protendersi, (fam.) venire fuori. ■ sporgersi v. rifl. [portarsi in fuori, in avanti, anche con la prep. da: s. dal davanzale; non ti s.!] ≈ protendersi. ‖ penzolare.