spumantizzazione
spumantiżżazióne s. f. [der. di spumantizzare]. – In genere, ogni procedimento mediante il quale si ottiene lo spumante, sottoponendo il vino di base a una seconda fermentazione in contenitore chiuso in modo che disciolga una gran parte di anidride carbonica e conseguentemente il contenitore assuma una sovrapressione di 3-5 bar (3-5 atmosfere circa); i varî metodi impiegati sono modificazioni successive del più antico processo di rifermentazione in bottiglia, derivato dal metodo champenois (v.) francese, e ora denominato, in Italia, metodo tradizionale o classico; il prodotto finito si ottiene in seguito a una serie di operazioni: imbottigliamento, presa di spuma, maturazione sulle fecce, scuotimento (remuage), sboccatura (dégorgement), tappatura e confezionamento. Altro processo di spumantizzazione consiste nella rifermentazione in grandi recipienti chiusi (anziché in singole bottiglie), ed è detto Charmat (dal nome del tecnico fr. che, fra i primi, costruì dei recipienti resistenti alla pressione per uso enologico); con tale metodo si può ottimizzare la fermentazione (con l’ausilio del controllo della temperatura) nonché operare la centrifugazione e la chiarificazione del prodotto: viene correntemente adottato per la produzione di spumanti giovani, secchi, semisecchi o dolci, con aroma fragrante che ricorda le caratteristiche organolettiche delle uve da cui provengono.