squadra
s. f. [der. di squadrare; il sign. militare si sviluppa prob. perché riferito, in origine, a formazioni in quadrato]. – 1. a. Strumento da disegno (di legno, metallo o materiale plastico), il cui contorno esterno è a forma di triangolo rettangolo, con bordi spesso graduati in centimetri e millimetri: è utilizzato per tracciare segmenti tra loro perpendicolari e, con l’ausilio della riga, segmenti paralleli (queste stesse costruzioni si possono eseguire anche con riga e compasso, strumenti classici del disegno matematico): s. a 45°, se il triangolo, oltre che rettangolo, è anche isoscele; s. a 30° (o s. a 60°), quando gli angoli acuti sono uno di 30° e l’altro di 60°; s. falsa, se il triangolo non è rettangolo. Com. le locuz. essere a o in squadra, essere perpendicolare, disposto cioè ad angolo retto; essere fuori (di) s., non essere perpendicolare; anche con uso fig., essere in disordine, fuori posto e, riferito a persona, essere sregolato, o turbato, frastornato; uscire di s., per lo più fig., uscire dall’ordine, dalla norma e, di persona, uscire dai gangheri; ant., sopra s. (e sotto s.), di angolo (piano o solido) maggiore o rispettivam. minore di 90°. b. Strumento analogo al precedente, ma spesso formato dai due soli lati perpendicolari, usato in varie lavorazioni: per tracciamento e riscontro su legnami (s. da falegname), per lavori murarî (s. da muratore), ecc. Per estens., si chiama a volte s. a T la riga da disegno detta più propriam. riga a T (v. riga, n. 4 a). c. In topografia, s. zoppa, accessorio della tavoletta pretoriana (v. pretoriano2), costituito da due aste, di diversa lunghezza, vincolate tra loro a cerniera, che, con l’ausilio di un filo a piombo, permettono di allineare un punto del terreno e uno della tavoletta. d. Per somiglianza di forma, Squadra (lat. scient. Squadra) è un altro nome della costellazione più comunem. detta Norma. 2. Nelle carpenterie in legno, ogni pezzo costituito da due elementi disposti ad angolo retto, e in partic. quello impiegato per rinforzare un collegamento tra ritti verticali e piani orizzontali. 3. a. ant. o poet. Moltitudine, schiera di armati: Due s. de’ cristiani ... al loco Dove sorge l’incendio accorron pronte (T. Tasso); a morte Per la patria correan le genti a squadre (Leopardi). b. La più piccola unità organica di varie armi e specialità dell’esercito, e soprattutto della fanteria (o anche di forze armate assimilate), operante al comando diretto di un sottufficiale o graduato: squadra fucilieri, mitraglieri, esploratori, collegamenti, comando; una s. di agenti di polizia, e s. mobile, reparto speciale operante come polizia giudiziaria (v. anche mobile1, n. 1 b), s. del buoncostume (v. buoncostume); nelle navi da guerra, suddivisione organica dei marinai imbarcati, corrispondente a un quarto dell’equipaggio. Per estens., squadre d’azione, denominazione spesso assunta, in situazioni diverse, da piccole formazioni di armati non regolari; in partic., in Italia, squadre d’azione fasciste, gruppi di attivisti che operarono tra il 1920 e il 1924, esercitando la violenza contro gli avversarî e i non fautori del fascismo (v. squadrismo). c. Nello sport, formazione organica che prende parte, come insieme unitario, a competizioni collettive (sport a squadre): s. di calcio, di rugby, di baseball, di hockey, di pallacanestro, di pallavolo, ecc.; gioco di squadra, soprattutto per indicarne la compattezza, il coordinamento. In sport individuali, gruppo di atleti che, per nazionalità, per appartenenza a una determinata associazione, per rappresentanza di una stessa casa industriale o commerciale, partecipano solidalmente a competizioni anche individuali: l’affermazione alle Olimpiadi della s. italiana di atletica leggera; la s. di pugili di una grande palestra; una s. ciclistica sponsorizzata da una grande industria. d. Gruppo organico di lavoratori destinato a svolgere unitariamente una particolare attività o mansione: una s. di operai, di elettricisti, di minatori, di vigili del fuoco; s. di pronto intervento, antincendio, di soccorso. Per la s. rialzo nelle ferrovie, v. rialzo. e. fig., poet. Categoria, gruppo di persone o d’altri esseri di uguali condizione: Di filosofi altrove e di poeti Si vede in mezzo un’onorata s. (Ariosto); voi che le fulgenti squadre Del ciel movete (T. Tasso), le gerarchie degli angeli. 4. a. Nella marina militare, s. navale, forza navale agli ordini di un ammiraglio di squadra (grado corrispondente a generale di corpo d’armata), composta fin dopo la seconda guerra mondiale di almeno due divisioni formate da navi di grande o medio tonnellaggio e completata da naviglio sottile e, se necessario, anche logistico; attualmente una squadra navale può essere formata, di volta in volta, da unità e gruppi eterogenei a seconda dell’operazione alla quale è destinata (ingl. task forces). b. Nell’aeronautica militare, s. aerea, unità organica costituita da due o più divisioni aeree, comandata da un generale di s. aerea. ◆ Dim. o spreg. squadrétta (in topografia, squadretta iperbolica, lamina intagliata secondo i due rami di un’iperbole equilatera, talvolta usata nella determinazione grafica di un’area), squadrùccia; pegg. squadràccia, comunem. usato per definire le squadre d’azione fasciste; accr. squadróna, squadra sportiva molto efficiente, e, anche con accezioni partic., squadróne m. (v. la voce).