squaliforme
squalifórme agg. e s. m. [comp. di squalo e -forme]. – 1. agg. In zoologia, di pesci che hanno il corpo allungato e affusolato, simile a quello degli squali. 2. s. m. Al plur., squaliformi (lat. scient. Squaliformes), nella classificazione zoologica, ordine di pesci elasmobranchi, noti comunem. come squali o pescecani, con corpo tipicamente fusiforme, di lunghezza variabile da 15 cm a 12 m, cinque paia di fenditure branchiali situate lateralmente, due pinne dorsali, una pinna anale (a volte assente), e pinne pettorali mai saldate ai lati della testa (che è invece caratteristica propria dell’ordine raiformi); le pinne sono utilizzate unicamente per modificare la direzione del nuoto, mentre la spinta propulsiva è fornita dalla coda attraverso movimenti laterali. La fecondazione è interna e i maschi possiedono un organo copulatore (missipterigio) derivato dalla trasformazione delle pinne pelviche; la maggior parte delle specie è vivipara, ma in alcune la femmina depone uova protette da una capsula cornea di forma parallelepipeda o conica; tra le forme vivipare alcune, come i carcarinidi, possiedono una sorta di placenta formata dal sacco vitellino unito all’utero materno. Sono tutti predatori, ampiamente distribuiti in tutti gli oceani, più frequenti nei mari caldi e temperati; nel Mediterraneo sono presenti una quarantina di specie.