squallido
squàllido (letter. raro squàlido) agg. [dal lat. squalĭdus, der. di squalere «essere aspro, squamoso; essere squallido»]. – Che, per la mancanza di ogni caratteristica positiva, e per la presenza di aspetti negativi diversi, è in sé misero e triste e fonte di tristezza, desolante e deprimente. 1. a. Riferito a edifici e ambienti, zone e località: una casa, una stanza s., e una s. camera d’albergo d’infimo ordine, trascurata, priva di comodità e tutt’altro che accogliente, triste e desolante a starvi; una s. corsia d’ospedale, una s. prigione, uno s. casolare abbandonato; cercavo ... i luoghi più tristi per i nostri convegni: i più desolati giardini pubblici, le più squallide latterie (N. Ginzburg); regioni s., una s. landa, brulle e incolte, senza case e vegetazione, e comunque desolate; in usi letter.: Alle squalide ripe d’Acheronte ... Bestemmiando fuggì l’alma sdegnosa (Ariosto); indarno Sul tuo poeta, o Dea, preghi rugiade Dalla squallida notte (Foscolo). b. Riferito a persone, al loro aspetto, a situazioni, a condizioni di vita: uno s. mendicante, mal ridotto; vivere nella più s. miseria, senza poter soddisfare neppure le più elementari esigenze materiali; fare una vita s., povera e triste, grigia e monotona, priva di attese, di speranze, di soddisfazioni; in usi letter., è spesso accentuata, in modo oggettivo o con tono di commiserazione, la miseria, l’abbandono, la trasandatezza o anche la macilenza della persona: capelli s., incolti e spettinati; Con chiome irsute e con la barba squalida (Sannazzaro); Con la squallida prole e con la nuda Consorte a lato (Parini); quell’aspetto [di Lucia] reso ora più squallido, sbattuto, affannato dal patire prolungato e dal digiuno (Manzoni). 2. Con connotazione più chiaramente spregiativa, riferito a persone, manifestazioni e comportamenti, equivale spesso a spregevole, sordido, abietto, giudizî in cui la condanna morale è però attenuata talvolta da un senso di umano compatimento: uno s. individuo che vive facendo prostituire la moglie; una s. figura di ricattatore; uno s. ambiente di pedofili; una s. vicenda di sfruttamento di minori. ◆ Avv. squallidaménte, in modo squallido, nello squallore: un’abitazione squallidamente disadorna; vivere squallidamente.