squalo
s. m. [dal lat. squalus]. – 1. Nome di varî pesci cartilaginei a corpo tipicamente fusiforme, con fenditure branchiali ai lati, di solito predatori, con bocca arcuata, generalmente ventrale e munita per lo più di numerosi denti aguzzi. Fra i più noti, presenti anche nel Mediterraneo, lo s. azzurro (lat. scient. Prionace glauca), più spesso chiamato verdesca; lo s. bianco (lat. scient. Carcharodon carcharias), voracissimo, che può raggiungere i 6 metri; lo s. feroce (lat. scient. Carcharias ferox), lungo fino a 4 metri; lo s. gigante o s. pellegrino o s. elefante (lat. scient. Cetorhinus maximus), lungo 12 o 13 metri, che si nutre solo di plancton; lo s. plumbeo (lat. scient. Carcharhinus plumbeus), lungo fino a 3 metri, che si nutre di pesci, molluschi e crostacei. Tra quelli non presenti nel Mediterraneo i più noti sono: lo s. balena (lat. scient. Rhincodon typus), il più grande tra i selaci viventi, che vive nei mari tropicali, può raggiungere i 12 metri di lunghezza e si ciba esclusivamente di plancton; e lo s. tigre (lat. scient. Galeocerdo cuvieri), lungo 4 o 5 metri, molto aggressivo, dei mari tropicali e subtropicali. Parecchie specie di grossi squali, in genere quelli che assalgono anche l’uomo, vengono indicati col nome di pescicani. 2. Altro nome comune del pesce cavedano. 3. fig. a. Persona molto vorace, insaziabile. b. Individuo privo di scrupoli, pronto ad approfittarsi delle situazioni: gli s. della speculazione edilizia.