squassare
v. tr. [lat. quassare (der. di quassus, part. pass. di quatĕre «scuotere»), col pref. s- intens.]. – 1. Scuotere, sbattere con violenza da una parte e dall’altra: dopo aver per giorni e giorni squassato la terra ... il Vesuvio si era spento (Malaparte); di notte ... udiva alzarsi la bora e le prime raffiche squassavano il pontone (Quarantotti Gambini); con compl. oggetto di persona: lo prese per le spalle e lo squassò con furia; non com. con il sign. attenuato di scuotere, sempre però con una certa forza: smaniava ... alzando tratto tratto le braccia al cielo, squassando il capo quasi colto dal mal nervoso (Verga). 2. Far sussultare il corpo convulsamente: essere squassato dal pianto, dal riso, dai singhiozzi, dalla tosse. Nel rifl., squassarsi, scuotersi, agitarsi violentemente: [il cervo] Si scrollò, si squassò, si svincolò (D’Annunzio).