stabilimento
stabiliménto s. m. [der. di stabilire; nei sign. 2 e seguenti, è ricalcato sul fr. établissement; il lat. stabilimentum, voce rara, aveva il sign. di «appoggio, sostegno»]. – 1. a. L’atto, il fatto di stabilire o di venire stabilito, com. soltanto in alcuni usi e sign. del verbo, e soprattutto in espressioni e frasi come: s. di una colonia; tendere allo s. di una pace durevole, lottare per lo s. di un nuovo ordine sociale; se anche il lusso fosse stato cagione del deperimento della repubblica, e dello s. del principato, ciò ... (P. Verri); s. di patti, di condizioni, di accordi. In partic., s. della propria dimora in un luogo; con questa accezione è usata, in diritto internazionale, anche la forma abbreviata stabilimento, per indicare la fissazione, da parte di persone fisiche o giuridiche, della propria dimora e del centro della propria attività economica in uno stato diverso da quello di origine e appartenenza: convenzioni, clausole di s., concordate tra due o più stati per regolare giuridicamente queste situazioni; diritto di s., il diritto, per uno stato partecipe di una convenzione di stabilimento, di pretendere che i proprî cittadini possano risiedere e operare negli altri stati contraenti. b. ant. Rafforzamento, consolidamento; fondamento; fermo proposito, decisione. 2. Con sign. concreto, edificio o complesso di edifici dotato di particolari impianti, attrezzature e servizî, per rispondere a determinate utilizzazioni e attività: a. S. balneare, complesso situato sulla riva del mare (o di un lago), attrezzato con cabine e spogliatoi e a volte con piscine, giochi per bambini e adolescenti, bar, tavola calda o ristorante, ecc.; s. termale, complesso situato presso sorgenti termali, attrezzato per il loro sfruttamento a scopo curativo, con bagni e docce, inalazioni e irrigazioni, fanghi, e insieme per cure idropiniche; s. idroterapico, complesso attrezzato per sfruttare le proprietà fisiche terapeutiche delle acque. b. S. carcerario, complesso edilizio destinato alla detenzione di persone private giudizialmente della libertà personale, costruito secondo opportuni criterî di ubicazione, distribuzione di ambienti e sicurezza: s. di custodia preventiva, s. di pena ordinario o speciale. c. S. industriale, edificio o complesso di edifici conformato e attrezzato per la fabbricazione e la lavorazione di determinati prodotti; le diverse destinazioni vengono solitamente specificate con un aggettivo qualificante (s. siderurgico, s. tipografico, s. chimico-farmaceutico, s. tessile, ecc.), o con determinazioni che ne precisano il carattere, il tipo di produzione, le finalità (come s. per la produzione di ..., s. per la lavorazione di ..., s. per lo sfruttamento di ..., ecc.), ma più spesso sono distinti con nomi specifici derivati dalla materia lavorata o dal prodotto (acciaieria, caseificio, cotonificio, lanificio, oleificio, ecc.). Sono inoltre detti s. militari particolari enti e complessi a carattere industriale nei quali, sotto la direzione di ufficiali tecnici, si provvede, con l’impiego di manodopera civile direttamente assunta dal ministero della Difesa, all’esecuzione di lavori di allestimento, di riparazione o di grande manutenzione di materiali militari, nonché al collaudo di materiali forniti dall’industria per i fabbisogni delle forze armate. 3. Colonia, possedimento. Era usato al plur. (come traduz. del fr. établissements o dell’ingl. settlements) in denominazioni, ormai superate, di colonie e possedimenti extraeuropei, come S. britannici dello Stretto, nella penisola malese, S. francesi dell’India, sulle coste del Deccan. 4. S. pubblico (traduz. del fr. établissement public), denominazione antiquata della persona giuridica di diritto pubblico. 5. Nel linguaggio marin., stabilimento del porto (traduz. del fr. établissement du port), con riferimento a una determinata località marina, l’intervallo di tempo che intercorre tra l’istante del passaggio della Luna al meridiano del luogo e quello in cui l’alta marea raggiunge il suo livello massimo; tale intervallo, che è costante per una certa località ma varia da luogo a luogo, si ricava dai portolani e serve al navigante per calcolare l’ora dell’alta marea e la possibilità di entrata nei porti.