stabilimento /stabili'mento/ s. m. [der. di stabilire; nei sign. 2 e 3 ricalcato sul modello del fr. établissement]. - 1. (non com.) a. [l'istituire qualcosa, anche fig.: s. di una colonia] ≈ costituzione, istituzione. b. [il prendere possesso di un luogo, spec. con le prep. a, in, su del secondo arg.: lo s. di una popolazione in un'isola, su una montagna, a Roma] ≈ insediamento, installazione. ↔ spostamento, trasferimento. c. [il rendere stabile: lo s. dell'autorità comunale] ≈ consolidamento, rafforzamento. ↔ indebolimento. 2. a. (estens.) [edificio o insieme di edifici, dotato di particolari attrezzature e servizi, in cui si svolge un servizio di pubblica utilità] ≈ complesso, impianto. ● Espressioni: stabilimento carcerario ≈ carcere, casa circondariale (o di pena), (pop.) galera, penitenziario, (fam.) prigione, reclusorio. ⇓ bagno (o colonia) penale. b. [impianto balneare, anche nell'espressione stabilimento balneare] ≈ bagni, bagno. ● Espressioni: stabilimento termale ≈ bagni, terme. c. [impianto industriale, edificio in cui si svolge una produzione: s. tessile] ≈ fabbrica, industria, (non com.) opificio. 3. (non com.) [al plur., territori posseduti da stati che hanno le principali sedi amministrative e politiche molto distanti dalle zone dei territori stessi: gli s. britannici dello Stretto] ≈ colonia, possedimento.