stadio
stàdio s. m. [dal lat. stadium, gr. στάδιον]. – 1. a. Unità di misura di lunghezza in uso presso i Greci antichi, pari a 600 piedi; nel sistema attico era uguale a circa 177,60 m, nell’alessandrino a 184,85 metri. b. Corsa dello s., o assol. stadio, la più antica gara di corsa a piedi negli agoni panellenici (feste Olimpie, Pitie, Istmie, Nemee), così detta perché si svolgeva sulla lunghezza di uno stadio: correre lo s., esercitarsi nello s., vincere lo s. (in età ellenistica si usò datare le olimpiadi appunto col nome del vincitore di questa gara); corsa del doppio s., o assol. doppio stadio, il diaulo. 2. a. Il campo e il complesso di impianti dove si svolgevano nella Grecia antica, e poi in Roma, le corse a piedi, e inoltre altre gare come lotta, pugilato, pancrazio, ecc., così detto perché la pista era lunga 600 piedi, cioè appunto uno stadio. Nella filosofia greca, argomento dello s., uno degli argomenti formulati da Zenone contro l’esistenza del moto: confrontando il movimento di due corpi di uguale lunghezza che, all’interno di uno stadio, si muovono in direzioni opposte con la stessa velocità, si argomenta che l’uno percorre lo spazio doppio dell’altro, e quindi si deduce paradossalmente che un determinato tempo è uguale alla metà di sé stesso (il paradosso nasce in quanto in un caso il movimento è misurato con riferimento allo stadio, che è immobile, mentre nell’altro caso è misurato con riferimento al corpo che si muove in direzione opposta, di modo che si sommano due movimenti). b. In età moderna, impianto stabile per gare e manifestazioni sportive e ginniche all’aperto, costituito da una serie di gradinate per il pubblico intorno allo spazio destinato alle manifestazioni, coperte in parte (tribune) o per tutto il perimetro (s. coperto), sotto le quali sono ricavati spogliatoi e palestre, servizî igienici, uffici e sale di ristoro, depositi e altri servizî: andare allo s. per la partita di calcio; s. olimpico, propriam., stadio attrezzato per lo svolgimento di gare olimpiche, successivamente divenuto denominazione propria di alcuni campi sportivi (anche assol.: l’Olimpico di Roma). c. Per analogia: s. del ghiaccio, impianto simile ai comuni stadî ma di minori dimensioni e generalmente provvisto di tribune tutte coperte (ed eventualmente riscaldate), riservato alle manifestazioni sportive o artistiche che si svolgono su ghiaccio; la pista è formata da un piano orizzontale impermeabile (spesso in calcestruzzo cementizio) sul quale viene convogliata acqua fino a raggiungere uno spessore di 10 cm; per formare il ghiaccio e mantenerlo durante le manifestazioni, a pochi cm dal fondo, su tutta la pista, è sospeso un fascio di tubi metallici paralleli nei quali circola il fluido refrigerante di un impianto frigorifero. S. nautico, specchio d’acqua, di adeguata estensione, attrezzato con gli impianti tecnici occorrenti per lo svolgimento di regate e altre manifestazioni di sport nautico. 3. fig. Ciascuna delle fasi o ciascuno dei gradi attraverso cui si svolge o si attua un processo, uno sviluppo o un’evoluzione: gli s. della formazione della Terra; i primi s. della civiltà umana; solo un esame storico più analitico potrà introdurre nuovi criteri di differenza per spiegare i vari s. di sviluppo in cui la civiltà borghese si trova presso i vari popoli (Gobetti); i varî s. di un procedimento industriale; il primo, l’ultimo s., lo s. acuto di una malattia (nell’uso pop., all’ultimo stadio, di malattia o di malato giudicati ormai incurabili); lo s. di un tumore, il suo livello di diffusione. Con accezioni scient. e tecn. particolari: a. In biologia, ogni fase dello sviluppo embrionale o del ciclo vitale di una pianta o di un animale. b. In geologia e petrografia, ogni fase di un determinato processo o fenomeno: s. ortomagmatico, pegmatitico, pneumatolitico, idrotermale, nel processo intrusivo; s. di erosione, nel processo di evoluzione morfologica della Terra. Talvolta, con l’aggiunta di speciali attributi, è adoperato come termine di cronologia geologica; per es., sono chiamati s. di Daun, di Gschnitz, di Bühl i tre ultimi stadî di ritiro della glaciazione würmiana. 4. Per estens., e con sign. concreto, nella tecnica, il termine indica, con riferimento ad alcuni meccanismi e dispositivi, una parte di essi che serve per il funzionamento di altra parte che segue, analoga alla prima: in partic., ciascuna delle parti in cui è frazionato il funzionamento di una macchina a fluido, motrice o operatrice, quando risulti opportuno suddividere il salto di pressione entro il quale il fluido lavora o in compressione o in espansione: esempî di macchine a più stadî si hanno nei compressori a stantuffo a gradini (o polifase), nelle motrici a vapore a stantuffo a espansione multipla, nelle turbine a vapore miste ad azione e a reazione, in varî tipi di missili (spec. quelli balistici, muniti di più sistemi propulsivi posti in serie, ognuno dei quali è capace di staccarsi dal vettore una volta esaurito il propellente del proprio endoreattore mentre si attiva quello successivo: tale sistema evita che la massa iniziale di un unico razzo sia talmente grande da non consentire, fuori dell’atmosfera, il raggiungimento della velocità desiderata), ecc. Analogamente, in elettronica, sezione o parte di un’apparecchiatura nella quale si effettua una determinata operazione: amplificatore a due, tre s.; s. d’ingresso, d’uscita, s. convertitore di frequenza, s. demodulatore; s. di selezione di linea, nella commutazione telefonica. Per lo s. pilota, in radiotecnica, come sinon. di oscillatore pilota, v. pilota, n. 4 b.