stampaggio
stampàggio s. m. [der. di stampare; cfr. il fr. estampage]. – 1. Lavorazione meccanica per deformazione plastica mediante pressione statica o azioni dinamiche (a caldo o a freddo) esercitate sul materiale da presse o magli, al fine di costringerlo a riempire la cavità compresa fra due matrici metalliche. Nel caso di materiali metallici lo stampaggio vero e proprio si esegue mediante stampi costituiti da due matrici (stampo e controstampo), generalm. di acciaio al nichel, montati il primo sul piano superiore di una pressa o sulla mazza battente di un maglio, il secondo sulla parte inferiore della pressa o sull’incudine del maglio. La formatura a stampaggio del vetro si attua a bocca, soffiando l’oggetto entro uno stampo, o meccanicamente, versando negli stampi una determinata quantità di vetro fluido che viene fatta aderire alle pareti mediante un getto di aria compressa; nello stampaggio per pressatura il vetro, a un sufficiente stadio di plasticità, viene immesso in uno stampo metallico caldo, nel quale viene poi immerso un controstampo che, premendolo, costringe il vetro a occupare lo spazio tra stampo e controstampo, prendendo la forma voluta; nello stampaggio per centrifugazione, invece, il vetro fuso viene versato in uno stampo che ruota su sé stesso a forte velocità. Lo stampaggio delle materie plastiche viene attuato in genere per mezzo di presse idrauliche: partendo da un materiale polverulento (costituito dal plastomero vero e proprio, cui sono state aggiunte le cariche opportune, aventi lo scopo di conferire al prodotto determinate proprietà); tale materiale, reso plastico per riscaldamento, quando già non lo sia, viene introdotto in uno stampo, costretto per compressione a riempirne le cavità, e in esso fatto solidificare. Vengono usati anche sistemi di formatura per colata, nei quali il materiale fluido viene versato in stampi aperti, di stampaggio a freddo (assimilabile a una coniatura), e di stampaggio in stampi rotanti per la formatura di oggetti cavi. 2. Impressione di disegni, segni e tracciati, su materiali varî, eseguita per lo più a pressione con matrici e stampi: s. dei tessuti, del cartone, del cuoio, del legno. In partic., lo stampaggio del cuoio viene eseguito lisciandolo con una macchina particolare dalla parte del fiore, e premendo poi su questa stessa parte una matrice riscaldata a vapore o elettricamente, portante il disegno da imprimere, per es., quello delle scaglie del coccodrillo.