stancare
v. tr. [der. di stanco] (io stanco, tu stanchi, ecc.). – 1. a. Logorare le forze, indebolire la capacità di resistenza fisica e psichica con affaticamento più o meno intenso e prolungato; affaticare: il lungo viaggio in treno mi ha stancato; ci ha stancati portandoci a visitare tutti i musei della città; le ore del doposcuola stancano troppo i ragazzi; con soggetto inanimato, che indica la causa della stanchezza: il lavoro, lo studio m’ha stancato; la corsa mi ha stancato i muscoli delle gambe; questi esercizî di matematica mi hanno stancato il cervello; il lavoro di miniaturista gli ha stancato gli occhi; l’allenamento può s. il cavallo. Con sign. fig., s. la terra, sfruttarla troppo. b. Nel rifl. o intr. pron. stancarsi, affaticarsi, diventare stanco, sentire stanchezza: è così debole che si stanca subito; non si stanca mai di lavorare; devi cercare di non stancarti troppo; quando va in montagna scia fino al tramonto senza stancarsi mai; a leggere a lungo mi si stanca la vista. 2. estens. a. Far venire meno o rallentare la volontà, l’energia, l’impegno: ha cercato di stancarmi creandomi ostacoli e difficoltà d’ogni genere; s. l’avversario, s. il nemico, logorarne la capacità di resistenza col tenerlo impegnato ma senza mai venire ad azioni decisive (analogam., s. la resistenza, s. la volontà di resistenza). Nell’intr. pron., stancarsi di fare qualche cosa, non voler più continuare, smettere: mi sono stancato di questo tipo di lavoro; prima o poi si stancherà di darmi noia!; spec. in frasi negative: non si stancava mai di ringraziarmi; non mi stancherò mai di ripeterti che devi guidare con più attenzione. b. Far sentire noia di qualcosa, infastidire, seccare: m’ha stancato con le sue chiacchiere; anche assol.: un colore che stanca; alla lunga, questo sapore stanca; è un film lento, che stanca presto. Nell’intr.: mi sono stancato delle sue lamentele; anche con compl. di persona: se ti sei stancato di me, dimmelo!; si è stancata del marito dopo pochi mesi di matrimonio. c. intr., ant. Mancare di forze per continuare in qualche attività, venire meno, desistere: impossibil veggio Che la natura, in quel ch’è uopo, stanchi (Dante).