stanchezza
stanchézza s. f. [der. di stanco]. – 1. a. Stato, condizione di chi, in conseguenza di uno sforzo fisico o mentale, o di un forte stato di tensione o emozione, sente diminuita la propria forza e la propria capacità di continuare nell’attività normale, o in quella in cui era impegnato: s. fisica, s. mentale; sentire la s., un po’ di s.; avere una grande s. addosso; sentire s. nelle braccia, nelle gambe, nella schiena, in tutta la persona; essere vinto, sfinito dalla s.; con il passare degli anni, la s. si sente di più; avere le ossa rotte dalla s.; non reggersi in piedi dalla s.; dopo aver superato l’esame, sentì all’improvviso una grande s.; ha una fibra eccezionale e non sente mai la s.; appena gli hanno dato la buona notizia la sua s. è immediatamente scomparsa. b. Indebolimento della capacità di concentrazione mentale, in conseguenza di un prolungato sforzo dell’attenzione: il pubblico comincia a dare segni di s.; uno spettacolo troppo lungo, che suscita s. negli spettatori; è capace di studiare tutta la notte senza avvertire la minima stanchezza. c. Progressiva perdita d’interesse (e talvolta anche senso di sfiducia, di delusione, o addirittura nausea, repulsione) nei confronti di cose o persone o situazioni alle quali prima s’era attaccati: sentire s. della vita, del vivere; con gli anni cominciava ad avvertire una certa s. di quella vita randagia; sentire s. di tutto; provare s. di un cibo, di un lavoro, della politica; ormai prova soltanto s. nei confronti della famiglia. 2. fig. a. In agraria, s. del terreno, v. fatica, nel sign. 7. b. Nella scienza delle costruzioni, s. elastica, il fenomeno per cui si annullano le capacità resistenti di alcuni materiali che siano sottoposti a prolungate sollecitazioni a fatica. c. Nella tecnica, stato di usura e quindi di minore funzionalità di un materiale o prodotto: per es., in tipografia, s. del piombo e s. della composizione di una matrice (v. stanco, n. 3 a). d. In economia, scarsa attività, fiacchezza di movimento: s. del mercato, della borsa, di un titolo.