Staticidio
s. m. (iron.) In senso figurato, eliminazione, grave tradimento dello Stato. ◆ «Le istituzioni possono essere uccise dal ridicolo», ha detto l’ex Picconatore, che ha anche rimproverato l’opposizione: «Non si può fare ostruzionismo sull’elezione del presidente del Senato, si commetterebbe uno Staticidio». (Giovanni Cerruti, Stampa, 30 aprile 2006, p. 2) • Di mattina, in aula, [Francesco] Cossiga aveva proposto di cambiare il regolamento per evitare il pasticcio delle prime due votazioni e aveva attaccato l’ostruzionismo del centrodestra: «Staticidio». (Concetto Vecchio, Repubblica, 30 aprile 2006, p. 9, Politica).
Composto dal s. m. Stato con l’aggiunta del confisso -cidio.