stereocinematografia
stereocinematografìa s. f. [comp. di stereo- e cinematografia]. – Cinematografia (detta anche cinematografia in rilievo o tridimensionale o stereoscopica) che offre la sensazione di una visione tridimensionale, realizzata mediante la proiezione contemporanea, da due centri di proiezione posti a distanza stereoscopica l’uno dall’altro (circa 65 mm), delle due immagini di uno stesso oggetto, precedentemente ripreso mediante un’unica cinepresa dotata di due obiettivi i cui assi ottici sono a distanza stereoscopica tra loro, oppure con due cineprese ad assi ottici paralleli o leggermente convergenti (in tal caso la distanza tra i centri di presa può essere anche maggiore di quella stereoscopica); affinché lo spettatore possa separare le due immagini proiettate si può ricorrere al sistema degli anaglifi, colorando le due immagini con colori complementari (per es., rosso e verde) e dotando gli spettatori di occhiali colorati con gli stessi colori, oppure usando luci polarizzate incrociate tra loro per i proiettori, e dotando di occhiali polarizzanti gli spettatori.