stigma1
stigma1 (o stimma) s. m. [dal lat. stigma (-ătis) «marchio, macchia, punto», propriam. «puntura», gr. στίγμα -ατος, der. di στίζω «pungere, marcare»] (pl. -i). – 1. In botanica: a. La parte apicale variamente conformata del pistillo, destinata a ricevere e far germinare i granelli pollinici. b. Organello pigmentato fotosensibile presente nei cromatofori o nel citoplasma, a volte anche nei gameti, di varie alghe: ha funzione di fotorecettore per regolare i movimenti fototattici, soprattutto di individui unicellulari flagellati. 2. In zoologia: a. Ciascuna delle aperture mediante le quali il sistema respiratorio tracheale degli insetti e di alcuni artropodi terrestri comunica con l’esterno. b. Ciascuna delle aperture branchiali della faringe dei tunicati. c. Nome di alcune macchie colorate delle ali di farfalle e di altri insetti. d. Organulo fotorecettore ausiliario dei cloroplasti, che si trova nelle cellule dei protozoi flagellati. 3. In anatomia, la parte assottigliata e priva di vasi della parete del follicolo, in corrispondenza della quale avviene la distensione e la deiscenza che caratterizza l’ovulazione. 4. a. Nell’uso letter., con sign. vicino a quello etimologico, marchio, impronta, carattere distintivo: quella misteriosa inclinazione ... ch’è il vero stigma della nobiltà femminile (Fogazzaro); l’antica cultura popolare, tuttora radicata ... specie fra i contadini, segnava di uno stigma religioso certi mali indecifrabili (Morante). In questo sign. è usato anche il plur. stigmate o stimmate (v. stimmate). b. In psicologia sociale, attribuzione di qualità negative a una persona o a un gruppo di persone, soprattutto rivolta alla loro condizione sociale e reputazione: un individuo, un gruppo colpito da s. psico-fisici, razziali, etnici, religiosi.