stimare [lat. aestimare "valutare; apprezzare"]. - ■ v. tr. 1. a. (econ.) [determinare il valore economico e monetario di un bene: s. un dipinto] ≈ apprezzare, (burocr.) periziare, quotare, valutare. b. [fare una valutazione approssimativa del valore numerico di una grandezza: s. a occhio una distanza] ≈ calcolare, giudicare, valutare. ‖ immaginare, ipotizzare, supporre. 2. [avere una buona opinione di qualcuno o di qualcosa: tutti lo amano e lo stimano] ≈ apprezzare, considerare, tenere in considerazione, [riferito a persona] portare in palmo di mano. ↑ ammirare. ‖ rispettare. ↔ deprezzare, disistimare, sottostimare, svalutare. ↑ disprezzare. ‖ screditare. 3. (estens.) a. (lett.) [concepire un'opinione o un'idea] ≈ considerare, (lett.) opinare, ritenere. b. [avere un'opinione su qualcuno o qualcosa, con compl. predicativo: s. qualcuno un imbroglione] ≈ considerare, credere, giudicare, reputare, ritenere. ■ stimarsi v. rifl. 1. [avere una buona opinione di sé: il suo problema è che non si stima per niente] ≈ apprezzarsi, avere un alto concetto di sé. ↔ deprezzarsi, sminuirsi, sottostimarsi, svalutarsi. ↑ disprezzarsi. 2. (estens.) [avere un'opinione su sé stessi, con compl. predicativo: stimatevi fortunati; si stima un grand'uomo] ≈ considerarsi, credersi, giudicarsi, reputarsi, ritenersi.