stinco
s. m. [dal germ. *skinko (cfr. il ted. Schinken «prosciutto»)] (pl. -chi). – 1. Nell’uso com., la tibia e, per estens., la parte di gamba compresa fra il ginocchio e la caviglia: battere lo s. contro uno spigolo; dare, tirare un calcio nello s., o negli stinchi, a qualcuno. Nell’uso fam., in senso fig., rompere gli s. a qualcuno, infastidirlo, dargli noia; non essere uno s. di santo (con probabile allusione a sacre reliquie), di persona che per il suo modo di agire e per le sue qualità morali appare assai lontana dalla santità. 2. Nei quadrupedi, la parte degli arti compresa tra il ginocchio e la nocca: corrisponde alle ossa del metacarpo e del metatarso rispettivamente nell’arto anteriore e posteriore. In cucina, stinco di bue o anche di maiale cotto intero: s. al forno, s. brasato. 3. In botanica, altro nome del lentisco, arbusto delle anacardiacee.