stipendio
stipèndio s. m. [dal lat. stipendium «mercede, paga militare» (comp. di stips stipis «contribuzione, offerta» e pendĕre «pagare»)]. – 1. Nella lingua ant., conformemente all’uso lat., la paga, il soldo che si dava alle truppe mercenarie: militare allo s. (o agli stipendî) di un capitano di ventura; E in spalla un scoppio o un arcobugio prendi; Che senza, io so, non toccherai stipendi (Ariosto). Per estens., il compenso che il signore o il principe dava a persona che lavorava comunque per lui: teneva presso di sé uno scultore con lo s. di 100 fiorini. 2. Retribuzione fissa del prestatore di lavoro continuato e subordinato, come funzionario o impiegato privato o pubblico (v. anche retribuzione, spec. per la distinzione da salario): un buono, un discreto, un magro s.; ho avuto un aumento di s.; i varî contributi vengono trattenuti sullo s.; in espressioni brachilogiche, come equivalente di «pagamento dello stipendio»: è stato sospeso dallo s.; lo s. decorre dal giorno dell’assunzione. 3. Nel diritto canonico, l’elemosina data a una chiesa per la celebrazione o l’applicazione di messe. ◆ Dim. spreg. stipendiétto, stipendiùccio, stipendiùcolo.