stiramento
stiraménto s. m. [der. di stirare]. – 1. L’azione di stirare, e il modo in cui si attua. In partic.: a. Forma non com. per stiratura, come operazione di stirare panni con il ferro da stiro o la stiratrice. b. Nell’industria tessile, e precisamente nelle operazioni di filatura, procedimento di tensione cui vengono sottoposti i nastri di semilavorato allo scopo di assottigliarli sempre più, portandoli gradatamente alla grossezza del filato da produrre attraverso una serie di passaggi su stiratoi e prefilatoi, durante i quali si procede generalm. all’accoppiamento di due o tre nastri; tasso di s., il rapporto tra la lunghezza del semilavorato all’uscita dalla macchina di stiramento e la lunghezza all’entrata. c. Nella filatura delle tecnofibre, l’operazione o il complesso di operazioni tendenti a orientare le molecole lineari, per conferire alla fibra sufficiente tenacità e assottigliare la bava. d. In tecnologia meccanica, lo sforzo di trazione cui vengono sottoposte le lamiere (dette stirate) sulle quali sono stati eseguiti intagli ravvicinati di forma opportuna che, aprendosi, le trasformano in reti. Lo stesso procedimento è anche impiegato per l’anima di taluni profilati metallici, soprattutto quelli a doppio T (travi stirate), allo scopo di aumentare, a parità di peso, la resistenza a flessione; rapporto di s., il rapporto tra l’altezza finale della trave e quella che essa aveva prima di subire lo stiramento. 2. Con riferimento al corpo umano: a. L’atto, il fatto di stirare le membra, per sgranchirle: cosa significano tutti questi s.? che hai sonno, o che hai fame? b. Nel baseball, il movimento che il lanciatore compie alzando le braccia sopra la testa con le mani unite per stringere la palla. c. Nell’uso com., s. di un muscolo, espressione corrispondente al termine medico distrazione (nel sign. 1 b). Anche riferito, con sign. affine, a fibre nervose: quando fui in letto sentii indescrivibili s. nei nervi del cranio, nel cervello e in tutta la persona (Pellico).