stirare
v. tr. [der. di tirare, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. Distendere un oggetto tirandolo, in modo che la superficie ne risulti piana e uniforme: s. un foglio spiegazzato; stirando, con tutt’e due le mani, la tovaglia sulla tavola (Manzoni). Con sign. specifici: a. Distendere, spianare col ferro da stiro o con la stiratrice panni, biancheria, abiti e sim.: s. la biancheria, il bucato, il vestito sgualcito; anche assol.: la cameriera è di là che stira; si occupa di tutto, tranne che di lavare e s.; ferro per s. (più com. da stiro), v. ferro, n. 3 f. b. Rendere indeformabile un foglio di carta da acquerello, inumidendolo su entrambe le facce, lasciandolo distendere, e poi, dopo averne spalmati i bordi con colla di farina, attaccandolo sullo stenditoio e lasciandolo asciugare. c. In conceria, tendere le pelli, spec. il cuoio per suole, distendendo la pelle umida sopra un tavolo di marmo con il fiore verso l’alto e passandovi sopra la stira che la rende piana e piatta. d. Nella filatura, effettuare lo stiramento. 2. Stendere una materia in modo da conferirle una superficie più larga o più lunga, riferito soprattutto alla massa del vetro (v. stiraggio) e a pezzi metallici sottoposti a stiramento (v.). 3. Stirarsi i capelli, renderli lisci, mediante un apposito strumento (effettuando l’operazione inversa all’arricciatura): ti stiravi i riccioli sulla nuca ... così (Pirandello). 4. In senso fig., non com., forzare l’interpretazione di un testo: la frase è espressa in forma così ambigua, che possiamo stirarla a significare le cose più diverse. 5. Stendere e allungare le membra: s. le braccia, le gambe; più frequente il rifl. stirarsi, stendere le membra soprattutto come atto volontario per dare tono ai muscoli intorpiditi dal freddo, dal sonno, dall’immobilità, o anche per accompagnare gli sbadigli come manifestazione di fame, di appetito: si stirò le membra; erano due giorni che non si stirava (Vittorini). Anche, prodursi uno stiramento muscolare in una parte del corpo: si è stirato un legamento giocando a calcio; anche in senso assol.: nell’ultima partita si è stirato. ◆ Part. pass. stirato, anche come agg.: biancheria lavata e stirata; in tecnologia meccanica, lamiere stirate, travi stirate, sottoposte a stiramento (v.). Talora con il sign. di tirato, cioè teso, rigido, impettito e sim.: vedete come un cavalier sia di mala grazia, quando si sforza d’andare così stirato in su la sella (B. Castiglione); visi pallidi di contabili chini sul fatturato, o stirate ragazzette con le dita sulla tastiera (Bianciardi).