storaciano
s. m. e agg. Sostenitore di Francesco Storace, esponente politico della destra, già ministro; di Francesco Storace. ◆ il declino di An arriva dai «ritardi» nell’intercettare «i bisogni della gente»: di contrasti interni non se ne parla, come se dietro i sorrisi l’intero schieramento di [Maurizio] Gasparri & soci non stesse sempre lì a farsi i dispetti con gli storaciani. Un continuo confronto che snerva la base, che forse disaffeziona l’elettore della destra. (Giuseppe Pullara, Corriere della sera, 16 giugno 2004, p. 53, Cronaca di Roma) • Alessandra Mussolini, certa invece della fusione: «L’iniziativa di [Silvio] Berlusconi scopre il bluff della Destra di Storace e [Daniela] Santanchè, che la sta traghettando nel Ppl per sedere accanto a [Daniele] Capezzone». Pronta la replica del giovane storaciano Razza: «Alessandra Mussolini non conosce la differenza tra un partito e un cognome. Noi siamo un partito radicato nella società, lei è un cognome che porta cercando ora di fare la soubrette, ora di fare la politica». (Avvenire, 21 novembre 2007, p. 10, Oggi Italia) • Ieri pomeriggio si era sparsa la voce che gli scissionisti di An avessero accettato la confluenza nel Pdl, anche perché sarebbe stata questa una delle poche condizioni richieste dallo stesso [Gianfranco] Fini, preoccupato che con la scomparsa di An la Destra storaciana possa avere un boom elettorale. (Fabrizio D’Esposito, Riformista, 9 febbraio 2008, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal nome proprio (Francesco) Storace con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nel Corriere della sera del 10 luglio 1994, p. 9, Politica (Paolo Conti).