storta2
stòrta2 s. f. [part. pass. femm. di storcere, sostantivato]. – 1. a. Recipiente di vetro, di ferro o di altro materiale idoneo, di forma all’incirca sferica, munito di lungo collo incurvato verso il basso, usato, ormai raramente, in laboratorio per la distillazione. b. Sinon., non com., di pappagallo (nel sign. 3). c. Recipiente di refrattario, di forma e dimensioni varie, riscaldato all’esterno, in cui si pongono materiali che devono essere cotti a temperature più o meno elevate, o anche si effettuano determinate reazioni chimiche (per es., riduzioni di ossidi per ottenere metalli). d. Forno a storta, tipo di forno industriale usato nella metallurgia dello zinco e del magnesio, ma soprattutto nella distillazione del carbon fossile, così detto perché il materiale da trattare era contenuto, in passato, in un recipiente a storta riscaldato all’esterno e munito di tubazioni che consentivano la raccolta dei prodotti volatili: negli impianti moderni, di grande capacità, le storte sono state sostituite con camere in muratura refrattaria (per cui si parla di forni a camera) e, in seguito, con camere di modeste dimensioni, poste in batteria. 2. Arma bianca da taglio a lama curva di larghezza crescente dall’impugnatura all’estremità, con taglio generalmente sghembo, somigliante alla scimitarra turca, ma più corta. ◆ Dim. stortétta, come arma di più piccole dimensioni.