strabiliare
(ant. strabilire) v. tr. e intr. [forse der. di bile, ma non è da escludere un incrocio di stra- e visibilio] (io strabìlio, ecc.). – 1. tr. Riempire di meraviglia, stupire, far sbalordire per qualche cosa di straordinario, di eccezionale, di inatteso: ci ha strabiliato con il racconto delle sue avventure; la notizia ha strabiliato il pubblico presente in sala. 2. intr. (aus. avere, ma i tempi composti sono rari) Meravigliarsi straordinariamente, rimanere sbalordito: una vista, uno spettacolo da s.; a sentire certe cose, c’è davvero da s.; presentatosi davanti ai professori dell’Università ..., li aveva fatti s. per la sua sapienza (Jovine). ◆ Part. pres. strabiliante, frequente come agg., che fa strabiliare, stupefacente: notizie strabilianti; una strabiliante esecuzione musicale; le strabilianti invenzioni della tecnica moderna. ◆ Part. pass. strabiliato, per lo più come agg., attonito, sbalordito per la gran meraviglia: essere, restare strabiliato; dopo un tale colloquio io rimasi tanto strabiliato e perplesso che non sapeva a qual muro dar il capo (I. Nievo).