strage
s. f. [dal lat. strages, affine a sternĕre «abbattere» (part. pass. stratus)]. – 1. a. Uccisione violenta di parecchie persone insieme: fare una s.; le s. e le rovine della guerra; l’immane s. provocata a Hiroshima dalla bomba atomica; il crollo della tribuna dello stadio ha seminato la s. tra gli spettatori; la s. delle torri gemelle a New York; la s. degli innocenti (v. innocente, n. 3 a); analogam., di animali: la s. della selvaggina operata dai cacciatori di frodo; è piombato con l’auto sul gregge e ne ha fatto strage. In partic.: in diritto penale, delitto di strage, il più grave dei delitti contro l’incolumità pubblica, consistente nel compiere coscientemente atti che possono creare pericolo per la vita e l’integrità fisica della collettività e determinare eventualmente la morte di una o più persone (nel qual caso si applica la pena dell’ergastolo); nella pubblicistica politica, strage di stato, atto o insieme di atti terroristici diretti a destabilizzare l’ordine costituito, e in cui si ritiene siano implicati come mandanti o complici organi e personalità dello stato. b. Alta mortalità di persone (o anche di animali), dovuta a malattie epidemiche, disastri naturali e sim.: la s. provocata dalla peste del 1348, dal terremoto di Messina; la rapida diffusione del virus ha fatto strage di ovini e bovini; con tono enfatico: s. di una intera famiglia per avvelenamento da funghi; anche quest’anno, in occasione dell’esodo estivo, si è ripetuta la s. sulle maggiori arterie stradali. In senso fig., bocciatura, esito negativo per un numero rilevante di persone a esami, concorsi e sim.: che s. quest’anno agli esami! 2. estens. Distruzione di molte cose: la grandine ha fatto strage di vigneti; letter., rovina, devastazione: il terremoto ha fatto strage di quelle povere abitazioni; Squarciato nembo ... che ruina apporta Ai miseri coloni! e quanta strage Agli alberi, a le biade, e la vendemmia Se ne prepara! (Caro). In senso fig., per lo più in tono scherz., fare strage di cuori, fare innamorare di sé molte persone. 3. fig., fam. ma poco com. Grande quantità, o grande affollamento: quest’anno c’è stata una s. di funghi; c’era una s. di visitatori, alla mostra!