stramonio
stramònio s. m. [voce d’incerta origine, largamente diffusa in Italia, con forme affini nelle altre lingue neolatine]. – Erba annua delle solanacee (Datura stramonium) originaria dell’America tropicale e attualmente cosmopolita; in Italia, dove è stata introdotta come pianta ornamentale dopo il 1500, è abbastanza comune, ma localizzata, in luoghi ruderali o stazioni sabbiose litorali, dove è scarsa la concorrenza delle specie indigene; alta fino a 150 cm, ha fusto falsamente dicotomo con foglie alterne a lungo picciòlo, lamina ovoide a base asimmetrica e margine con denti acuti; fiori solitarî a corolla tubulosa, bianca o purpurea; frutto a capsula ricoperta di aculei e contenente semi neri reniformi. Foglie e semi contengono atropina, scopolamina e iosciamina, e per questo le foglie in passato si sono usate per la preparazione di polveri o sigarette antiasmatiche; lo stramonio, come le altre specie del genere datura, è molto tossico.