strascicare
v. tr. [alteraz. di trascinare, strascinare] (io stràscico, tu stràscichi, ecc.). – Tirarsi dietro qualche cosa senza sollevarla da terra (lo stesso, quindi che strascinare e trascinare, ma usato soprattutto per oggetti non pesanti, che richiedono poco sforzo, e che, più che rumore, producono fruscìo): s. la gonna in terra, quand’è troppo lunga; alza un po’ quella tovaglia, non vedi che la stai strascicando sul pavimento? (anche con uso intr.: la gonna strascica in terra, viene cioè strascicata; il fruscio di panni che strascicano). In partic.: s. i piedi, fare i passi senza alzarli da terra; analogam., s. le pantofole, gli zoccoli; a ogni passo alzava una nuvoletta di sabbia poiché strascicava le ciabatte (Tobino); s. le gambe, muoverle lentamente senza piegarle e strisciando i piedi, per debolezza o malattia (con lo stesso senso, anche rifl., riferito alla persona: si strascica a stento). Nell’uso, soprattutto tosc., si adopera anche in altri casi nei quali è più com. trascinare: s. la sedia; metton mano ai sacchi, li strascicano, li rovesciano (Manzoni); la donna strascicava una valigia (Pavese); il bambino si divertiva a farsi s., o a strascicarsi, sul pavimento. In senso fig.: s. il lavoro, un lavoro, tirarlo avanti lentamente e contro voglia; s. una malattia, una noiosa febbricola, portarsela addosso per parecchio tempo, senza fare alcuna cura e senza notevoli miglioramenti né peggioramenti; più com., s. la voce, le parole, pronunciare con monotona lentezza, prolungando il suono (e analogam. s. il canto, le note, ecc.). ◆ Part. pass. strascicato, con funzione verbale e anche come agg.: il vicario scendeva le scale, mezzo strascicato e mezzo portato da altri suoi servitori, bianco come un panno lavato (Manzoni); parlava con voce strascicata, con la sua caratteristica pronuncia strascicata; per estens.: le sue poesie avevano un ritmo lungo, strascicato, pigro, una specie di amara cantilena (N. Ginzburg); tosc., cavolo strascicato, penne strascicate, ripassati nell’olio o nel sugo (detti così perché di tanto in tanto si strascicano nel tegame affinché assorbano meglio il condimento).