strategia
strategìa s. f. [dal gr. στρατηγία (lat. strategĭa) «comando dell’esercito; carica di stratego; arte militare», der. di στρατηγός: v. stratego]. – 1. a. Nell’arte militare, la tecnica di individuare gli obiettivi generali e finali di una guerra o di un ampio settore di operazioni, di elaborare le grandi linee di azione, predisponendo i mezzi per conseguire la vittoria (o i risultati più favorevoli) con il minor sacrificio possibile: problemi, trattati, manuali di strategia; s. offensiva e difensiva; alta s.; s. terrestre, navale e marittima, aerea; s. nucleare; s. integrata; grande s. o s. nazionale, in cui la tecnica militare è strettamente correlata con quella politica ed economica. In partic., s. diretta o dell’azione frontale, quella che con la prova di forza (distruzione delle forze nemiche ed eventuale occupazione del territorio) induce l’avversario ad accettare le condizioni del vincitore; s. indiretta o della manovra diversiva, quella che è volta sia a colpire la vulnerabilità dell’avversario con attacchi diversivi (che, inducendo le forze nemiche a concentrarsi in punti che non verranno attaccati, indebolisce quelli su cui effettivamente e di sorpresa verrà sferrato l’attacco principale), sia a minare la capacità combattiva del nemico con azioni eversive e d’inganno effettuate all’interno del sistema difensivo avversario (per es., con iniziative di disinformazione tendenti a distruggere il consenso dell’opinione pubblica e a delegittimare il conflitto, con atti di terrorismo, ecc.). b. Impostazione e condotta delle operazioni belliche da parte di un comandante, di un esercito: la s. romana nella seconda guerra punica; la s. napoleonica; la s. prussiana; la s. degli Alleati nella seconda guerra mondiale. 2. estens. e fig. a. La tecnica di individuare gli obiettivi generali di qualsiasi settore di attività pubbliche e private, nonché i modi e i mezzi più opportuni per raggiungerli: s. politica, economica, sociale; la s. elettorale di un partito. Nella pubblicistica politica degli anni ’70 del Novecento, s. della tensione, disegno eversivo basato su una serie preordinata e ben congegnata di atti terroristici, allo scopo di creare nel paese uno stato di tensione in campo sociale, politico, ecc., destabilizzando così l’ordine costituito e favorendo l’avvento di un governo autoritario; con sign. analogo, ma meno com., le locuz. s. del terrore, s. della violenza. Con particolare riferimento al settore economico: s. industriale, commerciale; s. di impresa, di mercato; s. pubblicitaria (ingl. copy strategy), scelta dei mezzi ritenuti più adatti a raggiungere gli obiettivi fissati dal marketing; s. di sviluppo, politica economica adatta a stimolare lo sviluppo di un paese o di una regione; analogam., s. di gara, di gioco, nello sport e in giochi varî. Nell’uso corrente, modo di agire, di procedere e sim., accortamente diretto al raggiungimento di un fine: conosco la sua s.; con un’abile s. è riuscito nel suo intento; hai usato una s. sbagliata col nuovo capo del personale; anche assol.: se vuoi conquistare quel ragazzo, devi cambiare strategia. b. Nella teoria dei giochi e in applicazioni statistiche, regola generale di condotta che, prevedendo i possibili sviluppi di certe situazioni (per es., le successive mosse dell’avversario), stabilisce quali linee di azione si debbano seguire per il conseguimento dell’obiettivo.