strato s. m. [dal lat. stratum, neutro sost. di stratus, part. pass. di sternĕre "distendere"]. - 1. a. [quantità di materia di vario spessore, che ricopre uniformemente una superficie: sopra i mobili c'era uno s. di polvere alto un dito] ≈ patina, velo, [per lo più di neve] manto. ‖ spessore. b. [quantità di vernice e sim., disposta uniformemente su una superficie: passare il primo s. d'intonaco] ≈ mano, passata. c. [massa omogenea a sviluppo orizzontale e di spessore per lo più costante, come elemento costitutivo di un corpo, di una struttura e sim.: gli s. della pelle, del terreno] ≈ ‖ livello, striscia. ▲ Locuz. prep.: a strati [formato da più strati sovrapposti: una torta a s. di pasta frolla e pasta di mandorle; un terreno fatto a s.] ≈ stratificato. 2. a. [quantità di materia di spessore minimo: fare uno s. di pasta all'uovo] ≈ sfoglia, [di metallo] lamina. b. (gastron.) [quantità di sostanza disposta in maniera omogenea sopra o sotto un determinato cibo: uno s. di zucchero sul pandoro] ≈ velo. 3. a. (geol.) [massa rocciosa limitata superiormente e inferiormente da superfici grossolanamente parallele, di spessore variabile, molto estesa in lunghezza e in larghezza] ≈ falda. ‖ deposito, sedimento. b. (archeol.) [ogni singolo piano nel quale si rinvengano depositi risalenti a una stessa età] ≈ livello. 4. (soc.) [ognuna delle categorie o componenti nelle quali può essere suddivisa una popolazione, soprattutto dal punto di vista socioeconomico: il bisogno della cultura è sentito più o meno profondamente in ogni s. sociale] ≈ ceto, classe, livello, rango. ‖ condizione, gruppo.