stricnina
s. f. [der. del nome lat. scient. del genere Strychnos, che è dal gr. στρύχνος, nome di diverse piante]. – Alcaloide presente, insieme a brucina, vomicina, ecc., nei semi di varie specie di piante loganiacee del genere Strychnos, dai quali si ottiene per estrazione con solvente in presenza di calce: è una sostanza cristallina, incolore, molto amara, fortemente tossica, con azione convulsivante dovuta all’effetto antagonista nei confronti della glicina a livello sinaptico. In passato è stata usata in medicina, sotto forma di sali, nelle paralisi periferiche tossiche e reumatiche; attualmente il suo impiego è limitato alle manifestazioni neurologiche dei bambini con iperglicinemia. Viene talora adoperata dagli spacciatori di droga per tagliare l’eroina, allo scopo di contrastarne alcuni effetti indesiderati.