strigare
v. tr. [lat. extrīcare, der. di tricae -arum «intrighi»] (io strigo, tu strighi, ecc.), non com. – Districare, sciogliere qualcosa di intricato e confuso: s. i capelli; s. una matassa di lana; anche in senso fig.: s. una faccenda complicata; nel rifl., strigarsi di qualcosa (o strigarsela, con il pron. la indeterminato), districarsi, liberarsi da una ressa, da un impiccio fastidioso, e sim.: i Francesi si strigarono alla meglio, e si voltarono contro i sopravvenenti per non essere pigliati nel fianco (Ed. Calandra); anche con il sign. di «sbrigarsela»: Si tratta di doversela strigare Con una gente che non vuol padrone (Giusti).