striscia
strìscia s. f. [prob. voce onomatopeica] (pl. -sce). – 1. Pezzo di materiali varî di spessore sottile, con uno sviluppo in lunghezza molto superiore a quello in larghezza: una s. di carta, di cartone, di stoffa, di pelle, di plastica, di latta; tagliare un foglio di cartoncino in strisce; chiudere un pacco con una s. di carta gommata; fare a strisce la trippa lessa, la sfoglia, i peperoni, ecc., per cucinarli; la s. di cuoio, per antonomasia, la coramella, ossia l’attrezzo usato in passato per completare l’affilatura dei rasoi dopo il passaggio sulla cote. Nell’attrezzatura navale, ciascuno dei varî teli costitutivi delle vele (sinon. di ferzo). 2. Per estens.: a. In geometria, la regione di piano compresa tra due rette parallele, la cui distanza è detta larghezza o ampiezza della striscia. b. Figura o segno più lunghi che larghi, simili cioè a una riga di una certa ampiezza: vaso decorato a s. bianche e nere; s. orizzontali o trasversali, s. verticali, s. oblique, a seconda della loro disposizione; stelle e strisce, traduz. della locuz. ingl. stars and stripes, denominazione della bandiera statunitense, disegnata appunto a stelle e a strisce parallele; s. pedonali (e nell’uso com. anche assol. strisce), quelle disposte in varî modi su determinati tratti delle vie cittadine e indicanti che in quel punto il pedone può attraversare avendo diritto di precedenza sui veicoli (v. anche zebra e zebratura). c. Oggetto o materiale di forma o disposizione stretta e allungata, simile a una striscia: nel presepio le strade erano rappresentate da strisce di segatura; andando avanti ... vide per terra certe s. bianche e soffici come di neve (Manzoni); al plur., strisce, tipo di pasta da minestra in forma di larghi nastri; nei secoli passati, striscia, la spada da lato detta dai Francesi rapière (v.), che generalmente, in duello, veniva usata in coppia con altra spada simile e più spesso con l’arma, del tipo daghetta o pugnale, detta manosinistra (v.); in Dante, con isolata metafora poet., il serpente: Tra l’erba e’ fior venìa la mala striscia. d. Porzione sottile, ed estesa nel senso della lunghezza, di terreno e, per estens., di cielo, mare e sim.: una s. di terra, di costa; per tutta ... la s. di territorio percorsa dall’esercito, s’era trovato qualche cadavere nelle case (Manzoni); in aeronautica, s. di atterramento, lo stesso che pista aeroportuale (v. pista); una s. di nitido sereno mostrava la neve e il sole sulle cime lontane (Fogazzaro). e. Breve fumetto di carattere per lo più satirico pubblicato su quotidiani e altri periodici e costituito da una sola successione orizzontale di immagini (v. anche l’equivalente termine ingl. strip, di cui striscia è, in questo sign., un calco semantico). 3. In varie scienze e tecniche: a. In aerodinamica e in fluidodinamica, metodo della s., metodo di calcolo approssimato delle forze aerodinamiche che si esercitano su una superficie alare: questa è pensata suddivisa in tante strisce secondo la direzione delle corde, e su ogni striscia la forza aerodinamica viene valutata senza tenere conto degli effetti dell’autoinduzione. b. In balistica esterna, striscia dei colpi, zona comprendente la rosa di tiro, limitata da due rette parallele e simmetriche rispetto all’asse longitudinale della rosa stessa se si considerano le dispersioni laterali, e all’asse trasversale (normale al piano di tiro) se si considerano le dispersioni longitudinali; le strisce possono essere verticali o orizzontali a seconda che si riferiscano alla rosa verticale o a quella orizzontale. c. In embriologia, s. lattea, ispessimento dell’ectoderma che precede nello sviluppo il differenziamento della cresta o linea del latte nell’embrione dei mammiferi placentati. d. In patologia vegetale, mal della s. o della stria o della striatura, malattia delle piante, particolarm. dei cereali, dovuta ad infezione virale o batterica e caratterizzata da macchie nerastre allungate e da strie brune decorrenti lungo le nervature delle foglie, lungo i picciòli e il fusto, che determina rapido deperimento e morte della pianta. ◆ Dim. striscétta e striscettina, strisciòla e, più com., strisciolina; accr. striscióna, e striscióne m. (v. la voce).