struggere
strùggere v. tr. [aferesi di distruggere] (coniug. come distruggere). – 1. letter. ant. a. Distruggere (nel sign. più com. del verbo): una tempesta Che struggea i fiori, et abbattea le piante (Ariosto); Vattene, passa il mar, pugna, travaglia, Struggi la fede nostra (T. Tasso). b. Uccidere, far morire: Ché guerra e peste ad un medesmo tempo Ne struggono (V. Monti); mi nascose il suo male, si lasciò s. a poco a poco (Capuana). 2. Liquefare, sciogliere per azione del calore: s. la cera, il ghiaccio; s. il burro nella padella; fare, lasciare s. al fuoco un po’ di lardo; frequente come intr. pron.: la neve si strugge al sole; il ghiaccio comincia già a struggersi. Con uso iperb., nell’espressione struggersi (ma più com. sciogliersi) in lacrime, in pianto, piangere accoratamente: a guisa di brina, al sol davanti, In pianto tutto si consumi e strugga (Poliziano). 3. fig. a. Consumare lentamente, riferito come soggetto all’amore e all’intenso desiderio di persona amata: la passione lo strugge; in similitudini, in usi letter. o elevati: sì begli occhi ... Che mi struggon così come ’l sol neve (Petrarca). Più com. nell’intr. pron., struggersi d’amore, di gelosia, per un amore non corrisposto; ben ti dico che tu la fai s. [=fai sì ch’ella si strugga] come ghiaccio a sole (Boccaccio); per estens.: si era sentito struggere di gioia da credersi ebbro (Palazzeschi). b. Tormentare, far soffrire e languire in modo continuo: un cruccio infinito, incomprensibile la struggeva (Serao); come intr.: di giorno in giorno io dal dolor strugger la veggio (Alfieri); più com. con la particella pron. (che nell’esempio prec. è sottintesa), anche con riferimento ad altri sentimenti o situazioni che tormentano e affliggono profondamente: struggersi di nostalgia; si macera, si strugge per la noncuranza di quel figlio lì (Pirandello); con uso assol.: e van con lui le torme Delle cure onde meco egli si strugge (Foscolo, riferito al tempo). c. Con uso assol., o con la prep. di e l’infinito, struggersi, ardere d’impazienza, fremere: s’è veduto e si vede di molti cavalli ..., che quando sentono una trombetta, tutti si struggono e non si possono tenere, tale è la volontà d’essere alle mani nella battaglia (s. Bernardino); alcuni sfaccendati del paese ... si struggevano di sapere un poco come fosse andata anche in quel giorno (Manzoni). ◆ Part. pres. struggènte, per lo più come agg. (v. la voce prec.). ◆ Part. pass. strutto, ormai ant., sia con funzione verbale, sia come agg., nei sign. di sciolto, liquefatto, fuso: burro strutto; or passiamo avanti a essaminar l’esperienze ... della palla di piombo tirata colle scaglie, infocate e strutte per aria (Galilei); dimagrito, mal ridotto, striminzito: era strutto dalla malattia; messer Bernabò aveva ciò fatto per la strutta e dolorosa apparenza del suo ambasciadore (Sacchetti); o distrutto (dal dolore): Tu, voce sbigottita e deboletta ... Va’ ragionando della strutta mente (G. Cavalcanti). Per l’uso sostantivato, v. strutto2.