subietto
subiètto (o subbiètto) agg. e s. m. [dal lat. subiectus, part. pass. (di subicĕre «assoggettare») e agg., lat. tardo subiectum s. neutro]. – Variante ant. o letter. di soggetto, sia come participio e aggettivo, sia come s. m. (nei varî sign.). Come part. e agg.: alcuni principi, per tenere securamente lo stato, hanno disarmato e’ loro sudditi; alcuni altri hanno tenuto divise le terre subiette (Machiavelli); come s. m. (con riferimento a persona): quasi sempre è congiunta in uno medesimo subietto la insolenza con la timidità (Guicciardini); come s. m. (con valore neutro): l’uomo ... non ama la vita, se non in quanto la reputa instrumento o subbietto di essa felicità (Leopardi); il Verri passò il resto della giornata meditando il suo subbietto (Rovani).