subitaneo
subitàneo (poet. ant. subitano) agg. [dal lat. subitaneus, der. di subĭtus «improvviso»]. – Improvviso, repentino, che avviene o si manifesta d’un tratto o con grande rapidità: il suo s. apparire ci spaventò; malore, mutamento, aggravamento s.; l’effetto di quel veleno è s.; finse una febbre subitana e un mal di petto crudele (Aretino); Tacque: e rizzârsi subitani in piedi Nove guerrieri (V. Monti); quel subitaneo prendere ad odiare quanto fino allora aveva mostrato d’amare (Saba). Con riferimento a gesti, movimenti e sim., che è immediato e istintivo, non premeditato e non riflesso: un atto s.; ebbe una reazione s., un s. moto di ribellione. ◆ Avv. subitaneaménte (poet. ant. subitanaménte), in modo subitaneo, repentino: un veleno che agisce subitaneamente; Amor m’assale subitaneamente, Sì che la vita quasi m’abbandona (Dante).