suburbicario
suburbicàrio agg. [dal lat. tardo suburbicarius, comp. di sub- e urbicarius (der., come urbĭcus, di urbs, Urbs) «della città di Roma»]. – 1. Diocesi e sedi s., le sette diocesi e sedi vescovili situate nei dintorni di Roma e governate dai sei cardinali (vescovi s.) che costituiscono in seno al Sacro Collegio l’ordine dei vescovi: Ostia, Albano, Frascati, Palestrina, Porto e S. Rufina, Sabina e Poggio Mirteto, Velletri. La denominazione si estendeva anticam. a tutte le diocesi soggette all’episcopus urbicus, cioè al vescovo di Roma. 2. Nella partizione amministrativa dell’Italia stabilita dalla riforma dioclezianeo-costantiniana dell’Impero, furono dette regioni s. (regiones suburbicariae) quelle centro-meridionali geograficamente più vicine a Roma, sottoposte al vicarius in urbe ed esenti dagli oneri (annonariae functiones) che contraddistinguevano le altre regioni, dette appunto annonariae (v. annonario).