successione
successióne s. f. [dal lat. successio -onis, der. di succedĕre «succedere»]. – 1. Il succedere ad altri, cioè il subentrare, il prendere il posto di un altro in una carica, in un ufficio, in un titolo, nella proprietà di un bene, nella titolarità di un patrimonio, ecc.: raccolse la s. del maestro nella guida dell’istituto; sono molti ad aspirare alla s. del direttore che va in pensione; si è votata in parlamento la s. alla presidenza della Repubblica; s. al trono o dinastica (e assol. guerre di successione, le guerre del sec. 18° per la successione al trono di Spagna, di Polonia e d’Austria). In partic.: a. In diritto civile, s. nei diritti, il subentrare di un soggetto a un altro in un rapporto o complesso di rapporti patrimoniali: s. per trasferimento tra vivi; s. per causa di morte (lat. mortis causa), che è il caso più comune (per cui si usa semplicem. successione: aprire la s.), distinta in s. testamentaria, se sussiste un testamento valido, s. legittima, se manca un testamento, ed è perciò regolata dalla legge, e s. contro il testamento (o s. dei legittimarî o necessaria), per correggere o neutralizzare disposizioni testamentarie che pregiudichino i diritti dei legittimarî previsti dalla legge; s. a titolo universale, quella che riguarda la totalità dei rapporti giuridici del defunto che si trasmettono all’erede; s. a titolo particolare, quella che riguarda un singolo rapporto giuridico, trasmesso a un legatario. Con sign. concreto, chi succede o ha diritto di succedere: morendo non ha lasciato s. legittima. b. In finanza, imposta sulle s. (e donazioni) o di successione, imposta patrimoniale, con finalità di redistribuzione delle ricchezze, che può colpire gli eredi con aliquote differenziate secondo l’entità del patrimonio e delle quote, l’esistenza o no di un rapporto di parentela degli eredi, e il grado di questa. c. In araldica, armi di successione, le armi (ossia gli stemmi) portate per diritto di successione. 2. Il susseguirsi nel tempo di avvenimenti e fenomeni: una s. ininterrotta di fatti sorprendenti; la s. delle stagioni, degli anni; la s. del tuono al lampo, dell’effetto alla causa; s. delle colture, in agraria, sinon. del più com. rotazione. Il susseguirsi di cose o persone, elementi o dati, in un rapporto spaziale, sistematico o logico (e a volte insieme cronologico): una s. di scene, di immagini, o di alberi, di case; il suo discorso è una s. di idee priva di nesso logico. 3. Con accezioni specifiche: a. In ecologia, s. ecologica, la sostituzione, regolare nel tempo, di popolazioni diverse in un diverso habitat fino a uno stadio stazionario, detto climax (v.); le varie successioni vengono chiamate sere (v. sere2) o stadî serali. b. In matematica, insieme di elementi (numeri, punti, funzioni, ecc.) contrassegnati dai numeri naturali; viene indicata con a0, a1, a2, ... an, ..., dove 0, 1, 2, ..., n, ... sono gli indici della s.; una successione è pertanto formata da infiniti elementi, elencati in modo ordinato; talvolta, una successione è indicata con a′, a′′, ... (leggi «a primo, a secondo, ...») oppure, in forma sintetica, con (an) o, meno propr., {an}; un es. è la s. di Fibonacci 1, 1, 2, 3, 5, 8, ..., in cui ogni elemento (tranne i primi due) è la somma dei due precedenti. Secondo una definizione più rigorosa, una successione è una funzione che associa ad ogni numero naturale n un elemento an di un certo insieme (ad es., dell’insieme dei numeri reali). Una successione che tende verso un limite è convergente o divergente, a seconda che il limite sia finito o infinito; una successione di numeri reali è limitata se tutti i suoi elementi sono compresi tra due estremi.