sud
s. m. [dal fr. sud, che risale all’ingl. ant. suth]. – Il punto cardinale opposto al nord (ossia alla posizione della stella polare), approssimativamente indicato dalla direzione in cui si osserva il Sole nel momento in cui è più alto sull’orizzonte, o anche dalla direzione a destra di una persona che, in un giorno prossimo agli equinozî, guardi il levare del Sole. Viene indicato col simbolo S e detto anche mezzogiorno o meridione: dirigersi a s., andare verso s., paese posto a s. (di un altro); vento del s., l’austro o anche lo scirocco. Con valore più concr., le regioni meridionali di una nazione, di un continente, o della Terra stessa: il s. dell’Asia, il s. dell’Africa; l’Italia, la Germania del s.; Grosseto è nel s. della Toscana; le regioni a s., o al s., dell’equatore; la Croce del Sud, costellazione che nell’emisfero australe ha la stessa funzione di punto di riferimento che ha nell’emisfero nord la Stella polare; più genericam., gente del s., che abita in zone meridionali, terre del s., situate a mezzogiorno; per la locuz. profondo sud, v. profondo, n. 2 b. Con funzione attributiva (equivalente in genere a meridionale o australe, termini con i quali non è però sempre sostituibile) è usato, tra l’altro, nelle locuz. Polo S., che, oltre che con il suo preciso sign. geografico (v. polo1), viene comunem. adoperata anche per indicare la regione antartica; latitudine s., quella meridionale; emisfero s., l’emisfero australe; talvolta preposto (con o senza trattino) in nomi geografici: Sud Africa o Sudafrica, la parte meridionale dell’Africa (oppure l’Unione Sudafricana), Sud America o Sudamerica, l’America Merid.; e in aggettivi: sudamericano, sud-atlantico. Premesso al nome di altro punto cardinale forma locuzioni che indicano posizione intermedia: sud-est, sud-ovest, i cui aggettivi sono rispettivam., sud-orientale e sud-occidentale, o sudorientale e sudoccidentale. Nel magnetismo, poli (o masse magnetiche) sud, i poli (o le masse) con polarità opposta a quella dei poli nord.