sudore
sudóre s. m. [lat. sudor -ōris, der. del tema di sudare «sudare»]. – 1. Il velo umido o le gocce di liquido che si formano sulla superficie del corpo in seguito all’attività secretiva di determinate ghiandole (sudoripare), disseminate in tutti i distretti cutanei, le quali aumentano la loro attività col caldo, la fatica, una viva emozione, ecc.; è un liquido per lo più leggermente acido, composto principalmente di acqua (99,1% circa), nella quale sono disciolte sostanze organiche (urea, acido urico, ecc.) e inorganiche (cloruro di sodio, solfati, fosfati, ecc.), e ha un odore caratteristico che varia nei diversi distretti cutanei di uno stesso individuo e, entro certi limiti, anche da individuo a individuo. Fraseologia dell’uso com.: gocce, stille di s.; grondava s. da tutti i pori; essere bagnato (letter. asperso, madido, imperlato) di s., grondare di s.; essere in un bagno di s., iperb., sudare molto abbondantemente; asciugarsi il s.; s. freddo, dovuto a stati morbosi o emotivi, e in senso fig. e iperb. lo stato di chi è in grande ansia o trepidazione, o paura: mi venne il s. freddo o mi vennero i s. freddi. 2. fig. Lavoro faticoso, dura fatica: ho dovuto versare molto s. per giungere alla meta; è questo dunque il frutto ch’io Lungamente atteso ho del sudor mio? (Ariosto); tra proprio e fig. nella frase guadagnarsi il pane col s. della fronte, lavorando duramente (cfr. le parole con cui Dio castiga Adamo in Genesi 3,19: col s. della tua fronte ti procaccerai il pane). Talvolta al plur.: che sudori per tirare avanti una famiglia!; Quell’ospite è gentil che tiene ascoso A i molti bevitori Entro a i dogli paterni il vino annoso Frutto de’ suoi s. (Parini). ◆ Dim. sudorétto, e più com. sudorino: un sudorino freddo mi si diffuse sulla pelle.