suo [lat. sŭus]. - ■ agg. 1. a. [di lui, di lei: lo ha scritto di s. pugno] ≈ proprio. ↔ altrui. ‖ diverso. b. [che va bene in quel determinato momento, situazione e sim., spec. nella locuz. prep. a suo tempo: ogni cosa va fatta a s. tempo] ≈ adatto, giusto, opportuno. ↔ fuori luogo, inadatto, inopportuno. c. [di oggetto, che è in rapporto di reciproca corrispondenza con altri oggetti: una scatola col s. coperchio] ≈ corrispettivo, corrispondente, relativo. 2. [in formule di cerimonia, con iniziale maiuscola: S. Altezza, S. Maestà] ≈ Vostra. 3. (ant., pop.) [riferito a un soggetto plur.: con due spade affocate, Tronche e private de le punte s. (Dante); poi che gli arcieri ... avranno il s. saettamento saettato (G. Boccaccio); avranno avuto le s. buone ragioni] ≈ loro. ■ pron. [quello di lui o di lei, in riferimento a un nome già espresso: il mio intervento è meno atteso del s.] ● Espressioni: fam., stare sulle sue [fare il contegnoso, solo alla 3a pers. sing.] ≈ ‖ estraniarsi, isolarsi. ↔ (fam.) buttarsi, inserirsi; i suoi 1. [il padre e la madre] ≈ genitori. 2. [l'insieme di tutti i componenti del clan familiare] ≈ cari, congiunti, familiari, parentado, parenti. ▲ Locuz. prep.: dalla sua ≈ a suo favore, dalla sua parte; di suo ≈ di per sé. ■ s. m., solo al sing. [ciò che si possiede: a Perugia tornossi, avendo il s. investito in uno anello (G. Boccaccio)] ≈ averi, beni, capitale, patrimonio, ricchezze, sostanze.