supercilio
supercìlio s. m. [dal lat. supercilium, comp. di super- «sopra» e cilium «palpebra, ciglio»]. – Forma letter. ant. per sopracciglio, anche e spec. nel sign. fig. di cipiglio, grinta, ostentazione altera e sprezzante di dottrina o di saggezza: i sciaurati pronostichi infelici Ch’ei vende a’ malaccorti con quel grave Suo s. non han mai effetto (T. Tasso); E de’ Timotei e de’ Basilii Provai già i moniti e i supercilii (Carducci).