superconduzione
superconduzióne s. f. [comp. di super- e conduzione]. – In fisica, particolare tipo di conduzione elettrica presentato da alcuni elementi metallici, alcuni composti e leghe, una volta che siano stati portati a una temperatura minore della temperatura critica di s. (o temperatura di transizione di s.), variabile da sostanza a sostanza (ma tipicamente molto bassa), caratterizzato dall’assenza di sensibili fenomeni dissipativi e quindi dalla circostanza che una corrente elettrica instauratasi in una di tali sostanze superconduttrici ha praticamente carattere permanente, cioè si manifesta pressoché costante in intensità, anche al cessare della causa che l’ha prodotta. La superconduzione trova larga applicazione nella generazione di campi magnetici elevati (attraverso magneti superconduttori) mentre altri possibili usi di tale fenomeno («levitazione magnetica», linee di trasmissione elettrica prive di dissipazione, ecc.) sono stati fortemente limitati dalla difficoltà di mantenere temperature prossime allo zero assoluto per grandi volumi di materia. Recentemente il fenomeno della superconduzione è stato osservato per temperature elevate (anche prossime alla temperatura ambiente) in particolari materiali ceramici (per i quali si parla di s. ad alta temperatura), aprendo nuove prospettive all’applicazione del fenomeno su larga scala.