superluogo
(super-luogo), s. m. Struttura architettonica separata dal tessuto urbano e priva di una propria identità, costruita come centro di incontro e di commercializzazione, che si impone sul territorio e sul paesaggio circostanti. ◆ [tit.] Superluoghi / I nuovi simboli nella città che cambia [testo] C’erano una volta i non-luoghi. Adesso sono sono diventati super-luoghi. Stazioni ferroviarie, aeroporti, ma soprattutto centri commerciali e outlet hanno perso da tempo le caratteristiche di contenitore anonimo e senza identità, di zona vuota di senso e di storia, e si sono trasformati in oggetti architettonici che dominano il territorio in cui sorgono, invadono il paesaggio, spesso lo aggrediscono. (Francesco Erbani, Repubblica, 31 ottobre 2007, p. 43, R2 Cultura).
Derivato dal s. m. luogo con l’aggiunta del prefisso super-1.