supernova
(o Supernova) s. f., lat. scient. [comp. di super- e nova (o Nova)] (pl. supernovae 〈-nòve〉, e più spesso supernòve). – In astrofisica, stella che all’improvviso e in misura eccezionale aumenta di luminosità, passando in pochi giorni, per es., dal limite di visibilità a una delle prime magnitudini, ed esaurendosi poi nel giro di pochi mesi. Si ritiene che le supernovae abbiano origine da stelle di massa iniziale superiore 1,4 volte a quella del Sole, e che nella loro evoluzione sia stata ormai raggiunta la fase di formazione degli elementi della famiglia del ferro (che segna la fine della produzione di energia termonucleare), per cui il materiale stellare, non più sorretto dall’energia prodotta nelle zone più interne, collassi, liberando una quantità di energia gravitazionale tale da provocare l’esplosione della stella stessa e la proiezione verso l’esterno delle sue parti periferiche. Le enormi temperature raggiunte in tale processo permetterebbero la formazione, a partire dagli elementi di peso atomico inferiore a quello del ferro, di elementi a peso atomico superiore, fino all’uranio, mentre le parti interne della stella si concentrerebbero fino a formare, a seconda della massa iniziale, una stella di neutroni (v. stella) o, per stelle che superino di tre volte la massa solare, un buco nero; con l’esplosione gli elementi di nuova formazione andrebbero ad arricchire le polveri interstellari. Per la nostra Galassia abbiamo notizie di una supernova del 1054 da fonti cinesi, di una del 1572 dalle osservazioni di Tycho Brahe e di un’altra del 1604 da quelle di Keplero; molte sono state le supernove extragalattiche osservate negli ultimi anni, tra cui quella del 1987 nella Nube di Magellano.TAV.