suppletivo
agg. [dal lat. mediev. suppletivus, der. di supplere «supplire», part. pass. suppletus]. – 1. Che serve di supplemento, che è stato aggiunto come supplemento: corsi s., istituiti come integrazione ad altri; sessione s. d’esami, disposta con nuove prove (prove s.), dopo la chiusura della sessione normale, per i candidati che, per malattia o per altra causa di forza maggiore, non abbiano potuto presentarsi a sostenere le prove normali. 2. In linguistica, tema s., forma s., ognuno dei temi o delle forme che, pur avendo etimi diversi, concorrono a costituire uno stesso paradigma flessionale (detto anch’esso suppletivo oppure eteroclito): per es., nel verbo andare, i due temi di vado, vai, ecc. e di andiamo, andò, ecc. 3. In diritto, norme s., quelle che si applicano in quanto manchi una volontà derogatrice del singolo, cioè in quanto il singolo non abbia diversamente disposto: per es., le norme del codice civile sulla comunione dei beni che dispongono, in mancanza di specifiche determinazioni da parte dei comproprietarî, che la comproprietà si intende in parti uguali. 4. In botanica, gemma s., lo stesso che gemma supplementare (v.) collaterale. ◆ Avv. suppletivaménte, in via, con funzione suppletiva.