supplire
v. intr. e tr. [dal lat. supplere, comp. di sub- e -plere di complere, implere, ecc. (v. empire)] (io supplisco, tu supplisci, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Provvedere a colmare una mancanza, a completare ciò che è insufficiente: s. con l’intensità dell’applicazione alle scarse doti d’ingegno; s. alle scarse entrate con qualche lavoro straordinario; il quale disegno non sarebbe forse riuscito vano se la fortuna non avesse supplito alla negligenza de’ suoi avversari (Guicciardini); con uso assol.: in mancanza di dati certi, dovremo s. con congetture probabili. b. letter. Fare fronte, sopperire a qualche necessità: divenendo sempre più difficile il s. alle esigenze dolorose della circostanza (Manzoni); più genericam., provvedere: supplirò a tutte le spese che possono occorrere per il suo mantenimento (Invernizio). 2. tr. Sostituire, in caso di sua temporanea vacanza, assenza o impedimento, un altro impiegato o il titolare di una funzione pubblica, soprattutto nell’insegnamento scolastico: ha avuto l’incarico di s. il professore di matematica che è assente per malattia. ◆ Part. pres. supplènte, anche come agg. e sost. (v. la voce).