svagare
v. tr. [lat. *exvagare, comp. di ex- «via da» e vagari «vagare», cioè propr. «andare vagando»] (io svago, tu svaghi, ecc.). – Allontanare da pensieri, da preoccupazioni e ansie, sollevare e ricreare da un’occupazione impegnativa e stancante: andare al cinema mi svaga; la lettura, il pianoforte potevano svagarli per qualche ora (Capuana); gente così buona che mandava al mare il figliolo per svagarlo (Pavese); distrarre, far perdere l’attenzione, la concentrazione: non svagarlo proprio ora che si è messo a studiare. Nel rifl. svagarsi, distrarsi, ricrearsi, spec. per riposarsi fisicamente o mentalmente: dopo un periodo così difficile ha bisogno di svagarsi con una bella vacanza; anche, sviare la propria attenzione, vagando altrove col pensiero: non svagarti dietro a sogni e illusioni. ◆ Part. pass. svagato, anche come agg., anche con sign. partic. (v. svagato).