sventare
v. tr. [der. di vento, col pref. s- (nel sign. 4)] (io svènto, ecc.). – 1. a. ant. Svuotare un recipiente dell’aria o del gas che vi sono racchiusi o compressi. In partic., s. una mina, aprirne il fornello in modo da togliere ogni efficacia allo scoppio; o, più genericam., rendere vano l’effetto della mina per mezzo di una contromina. b. Per estens. dall’espressione s. una mina, il verbo ha acquistato il sign. di neutralizzare, impedire che vada a effetto un’azione pericolosa: s. un’insidia, una trama, una congiura, una rapina; con la sua pronta azione il governo ha sventato il pericolo di un colpo di stato, il rischio di una crisi, li ha scongiurati, allontanati. 2. Nel linguaggio marin., s. una vela, orientarla in modo da farla fileggiare, da sottrarla cioè all’azione del vento. ◆ Part. pass. sventato, anche come agg. (v. la voce).