sverza
svérża (o svèrża) s. f. [etimo incerto], tosc. – 1. Scheggia lunga e sottile tagliata o staccatasi da un pezzo di legno, di vetro, ecc.: mi è entrata in un dito una s. di vetro; una s. di alluminio; usato assol., si intende di legno: accendere il fuoco con sverze; pose dentro una cesta il fieno già falciato dal nonno; poi smise, per levarsi una s. da un dito (Tozzi). 2. Nell’uso pop. fior., in passato, lira, come moneta: «Mi basterebbero cinquecento sverze» disse (Pratolini). ◆ Dim. sverżétta e sverżettina; meno com. sverżolina.