svestire
v. tr. [der. di vestire, col pref. s- (nel sign. 1)] (io svèsto, ecc.). – 1. Privare di tutte le vesti o della maggior parte di esse: dopo aver svestito il bambino lo mise a letto; giocare a s. e rivestire la bambola. Nel rifl.: si svestì dei proprî abiti e si tuffò nel fiume; in partic., togliersi vesti indossate per una certa occasione e rimettersi (o restare) in abiti normali: l’attore andò in camerino a svestirsi, a togliersi il costume usato in scena. 2. ant. o letter. Togliersi una veste o qualcosa che copre una parte della persona (spesso con la particella pron.): Poi, come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima, se si sveste La sembianza non sua in che disparve (Dante); Né tutta notte mai l’arme si sveste (Ariosto); isole fortunate ..., dove perfino la morte sveste le sue nere gramaglie (I. Nievo). ◆ Part. pass. svestito, anche come agg., privo di vesti, senza vesti: è dovuto scappare svestito, mezzo svestito. Con uso fig., riso svestito, lo stesso che riso spogliato o sbramato (v. riso3, n. 1 a).